Testimonianza di Maria Arcobelli

Testimonianza Arcobelli

OGGI STO MEGLIO GRAZIE ALL’AIL.

Il servizio di assistenza domiciliare raccontato da Maria Arcobelli.

Per conoscere meglio il valore del progetto di Assistenza Domiciliare abbiamo incontrato una delle tredici pazienti che usufruisce del servizio offerto dall’A.I.L. di Benevento in collaborazione con il Day-Hospital Ematologico dell’A.O. “G. Rummo”, Unità Operativa del SIT, diretta dal dott. Roberto Vallone.

La signora Maria Arcobelli ci accoglie con un grande sorriso e insieme a sua figlia ci fa accomodare.

Testimonianza Arcobelli

Maria Arcobelli con il dott. Roberto Vallone

Molto emozionata Maria si fa fotografare e ci parla della sua patologia.

<<Sono ammalata dallo scorso aprile>>. – racconta – <<Mi sono sentita molto male e sono stata ricoverata presso l’Ospedale “Rummo”, dove mi è stata diagnosticata la malattia>>.

Maria guarda il suo dottore con affetto e stima mentre sottolinea l’importanza di questo incontro: <<Ero molto preoccupata. Perché non sapevo cosa fare>>. – ci dice – <<Io ero allettata e, quindi, non ero in grado di spostarmi da sola. Come avrei fatto una volta tornata a casa?>> – continua – <<Mia figlia lavora a Benevento ma abita lontano. Siamo state subito supportate dall’equipe medica e il dr. Vallone ci ha spiegato che avremmo potuto usufruire dell’assistenza a casa>>.

Maria non credeva di farcela, però, non ha perso mai la sua forza e la sua positività. Aiutata dai medici Roberto Vallone e Costanzo Feo e dall’infermiera Giuseppina Cassetta,  con l’aiuto della ambulanza AIL, è stata anche trasportata per un periodo da casa sua all’ospedale Rummo. Ogni settimana Maria deve fare un prelievo di sangue e sottoporsi ad una trasfusione se necessaria, ma non è più costretta a recarsi in ospedale perché può fare tutto a domicilio grazie al progetto sovvenzionato dall’A.I.L..

Maria Arcobelli con Lella Preziosi

Lella Preziosi intervista Maria Arcobelli

Maria non subisce più lo stress del trasferimento presso la struttura sanitaria ed è più serena. Attende l’arrivo degli amici dottori con gioia per condividere con loro, non solo la sua malattia, ma anche i problemi di tutti i giorni, le angosce e le piccole gioie. Il camice bianco non è solo un simbolo medico, diventa così una mano tesa, una voce cara, una persona che ascolta e che può aiutare tutta la famiglia.

<<Voglio dire grazie a tutti coloro che contribuiscono a questa iniziativa>>. – conclude Maria – <<E’ proprio vero, le Stelle di Natale dell’A.I.L. illuminano il cammino di chi soffre>>.

Per gentile concessione di Lella Prezioni, giornalista.

Leggi come accedere ai servizi di assistenza dell’AIL di Benevento, oppure contatta la segreteria dell’AIL Benevento per maggiori informazioni.

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