Teresa volontaria grazie a Stefania Mottola
Il mio nome è Teresa Colella e vivo a San Bartolomeo in Galdo, piccolo paese del Fortore.
Ho conosciuto il mondo dell’AIL grazie ad una persona, diventata mia amica, che si è vista stravolta la vita dalla leucemia: Stefania MOTTOLA, Presidente della sezione AIL di Benevento.
Ho incontrato Stefania per la prima volta nel 2000 in occasione di un pranzo di lavoro mi parlò dell’AIL, invitandomi a diventare sostenitore e responsabile di zona. Non mi feci pregare ed accettai!
Ho scoperto così le problematiche legate alla malattia e la necessità della raccolta dei fondi per aiutare la ricerca. Ho capito che si tratta di un male subdolo che è in grado di aggredire chiunque, non concedendo a tutti la stessa possibilità di difesa.
Dopo quel primo incontro, Stefania mi raccontò la sua storia: ho conosciuto la forza, la voglia di vivere e di lottare, la fiducia nella ricerca. Ed è proprio in onore di quella fiducia che continuo, anche ora che lei non c’è più, con maggiore determinazione nel mio impegno. La Sezione AIL di Benevento ora porta il suo nome ed io sono fiera di collaborare, con sua sorella Piera e con suo fratello Salvatore, l’attuale Presidente, che hanno continuato in modo egregio il lavoro che lei aveva iniziato.
Così, dopo quasi vent’anni, mi trovo ancora con entusiasmo ed orgoglio a lottare al
fianco dell’AIL con la convinzione di fare la cosa giusta e con la gioia di contribuire alla realizzazione dei vari progetti. Grazie all’aiuto dei tanti sostenitori e volontari, attraverso l’organizzazione di serate di beneficenza, vendita di uova di Pasqua e di stelle di Natale, abbiamo raccolto nella sola zona di cui sono responsabile la somma di euro 76.139,00 destinata alla ricerca.
Ringrazio il mio paese e la grande sensibilità, il senso di solidarietà e la generosità di tutti coloro che si sono impegnati a raggiungere questo risultato.
Sono convinta che si possa fare sempre di più ed è per questo che ogni anno, affronto la raccolta fondi, con il preciso intento di sconfiggere finalmente questa malattia.
Un grazie di cuore a Sara Picciuto, Mariatina D’Onofrio e a tutti gli altri volontari.
Ciao Stefania, vedrai, CE LA FAREMO!