Roberto Vallone – curare a casa i pazienti per migliorare la cura e la qualità di vita
Continuità Assistenziale Ematologica
In questo numero del nostro Notiziario AIL sono pubblicate due lettere di pazienti ematologici seguiti presso il DH-Ematologico della A.O.R.N. “San Pio” di Benevento, uno dei quali è attualmente assistito dal nostro Servizio di Continuità Assistenziale Ematologica.
Il progetto, finanziato dalla sezione AIL di Benevento “Stefania Mottola” ONLUS, è attivo dal 2013. Sono 144 i pazienti che sono stati curati a domicilio e le principali attività svolte sono state: visite mediche specialistiche, prelievi di sangue, terapia trasfusionale, gestione delle complicanze infettive e della terapia antibiotica iniettiva, gestione dei cateteri venosi centrali. È stato anche assicurato il trasporto dei pazienti presso il Centro Ematologico di riferimento. In totale sono stati eseguiti circa 4000 accessi, una media di 33 per paziente.
All’ultimo Congresso della Società Italiana di Ematologia (ottobre 2019) sono stati presentati i dati di Assistenza Domiciliare di 7 centri di ematologia del Lazio, dove, in un anno, sono stati assistiti 680 pazienti, per un totale di 21.636 accessi, per una media di 32 accessi per paziente, equivalente a quella del nostro Servizio.
In definitiva, è stato calcolato che questi accessi corrispondono a 19.225 giorni di ricovero di Day Hospital pari a una occupazione di 58 posti letto di DH.
È da sottolineare che 991 erano accessi per infusione di chemioterapia domiciliare, a dimostrazione della evoluzione di questo tipo di attività, che si appresta a trasformarsi in “Ospedale Diffuso”, definizione del Prof. Attilio Guarini (Ematologo e Direttore del Dipartimento Area Medica dell’IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari) nel suo progetto di “deospedalizzazione del paziente”.
“Si realizza l’Ospedale Diffuso portando tutta una seria di strumenti a casa del paziente, con cui si possono eseguire esami di laboratorio e monitorare i parametri vitali (ECG, emogas, etc), oltre che un sistema di videoconferenza. Tutti i dati rilevati vengono trasmessi in tempo reale in ospedale, parlandone con il paziente e da remoto si può modulare la terapia. Si realizza così in assoluta sicurezza una visita virtuale.”
L’obbiettivo reale è quello di curare a casa un maggior numero di pazienti, migliorando sia la qualità di vita che quella delle cure.
Il futuro concreto è che l’AIL possa instaurare un più proficuo rapporto di collaborazione con la Azienda Ospedaliera, grazie al supporto del nuovo Direttore Generale della A.O.R.N. “San Pio” di Benevento, Dott. Mario Nicola Ferrante.
Dott. Roberto Vallone