Giovani Sanniti cresciuti grazie all’AIL

U.O.C. di Patologia Clinica dell’A.O. “San Pio” di Benevento

L’impegno di una vita rivolto alla salvaguardia del paziente

Nel 2007 è iniziata una proficua e intensa collaborazione fra l’ AIL – sezione “Stefania Mottola” e l’U.O.C. di Patologia Clinica dell’A.O. “San Pio” di Benevento. Nel corso di tutti questi anni, grazie al generoso contributo dell’Associazione, è stato possibile formare quattro biologi nella diagnostica ematologica di primo e secondo livello. Attualmente, le figure formate in questo lungo periodo, sono tutti dirigenti a tempo indeterminato presso l’Azienda Ospedaliera del capoluogo sannita dove svolgono la loro attività professionale.

Il lavoro quotidiano dei dottori, oltre a garantire l’espletamento della normale routine ematologica, per la specifica competenza di ematologia di laboratorio da loro acquisita, ha consentito un ulteriore miglioramento della qualità diagnostica, soprattutto nel campo delle Sindromi Mielodisplastiche Mieloproliferative e Mielodisplastiche / Mieloproliferative  oltre che delle Malattie Linfoproliferative , le patologie più frequenti con le quali il Laboratorio di Patologia Clinica si deve confrontare.

Nel mese di giugno 2022, al gruppo di professionisti già presenti, si è aggiunta la borsista dottoressa Francesca Aquila, la quale ha contribuito fortemente a portare avanti il progetto Finanziato dalla sezione AIL di Benevento: “Rapido inquadramento diagnostico e follow-up delle malattie oncoematologiche mediante l’integrazione di: morfologia strumentale, morfologia classica e analisi citofluorimetrica delle popolazioni leucocitarie” da espletarsi presso la U.O.C. Patologia Clinica”, affiancando i dirigenti biologi presso l’U.O.C. di Patologia Clinica dell’A.O.”San Pio”.

In particolare, il progetto ha visto la dottoressa Aquila impegnata nella individuazione e caratterizzazione delle malattie ematologiche. Inoltre, il suo lavoro quotidiano fornisce ai pazienti onco-ematologici una corsia preferenziale dal momento che, in meno di due ore, è in grado di comunicare agli ematologi clinici dati emocitometrici, citofluorimetrici e morfologici, fondamentali per il corretto inquadramento delle patologie. Di non trascurabile rilevanza, anche l’impegno nell’archiviazione delle informazioni inerenti pazienti oncoematologici, in modo da permettere la valutazione di eventuali complicanze o peggioramenti che intervengono nel follow-up degli stessi.

È importante sottolineare che, nell’ultimo anno, la borsista ha contribuito, con il suo lavoro, alla diagnosi di 81 nuovi casi di malattie linfoproliferative, 44 di sindromi mielodisplastiche e 31 casi di leucemie acute mieloidi e linfoidi, per pazienti provenienti da tutta la provincia.

In questi anni di stretta collaborazione con l’Ail, è stato possibile dedicarsi anche alla pubblicazione, su riviste nazionali ed internazionali, di numerosi lavori scientifici e partecipare a varie attività congressuali in qualità di relatori, dimostrando come una piccola provincia come quella di Benevento, può competere a livello internazionale grazie alla professionalità acquisita.

Personalmente ringrazio l’AIL per aver consentito, con il suo continuo sostegno, la formazione professionale di giovani sanniti e una crescita dell’UOC di Patologia Clinica da me diretta per tanti anni.

Vincenzo Rocco

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