Il dottor Claudio Cerchione specialista in ematologia
Il dottor Claudio Cerchione racconta la sua esperienza nell’equipe impiegata nel progetto di “Assistenza Domiciliare Ematologica” (ADE) al Pausilipon di Napoli.
Mi chiamo Claudio Cerchione,
sono un giovane medico, specialista in Ematologia. Ho l’onore di collaborare da qualche anno con il Dipartimento di Ematologia dell’Ospedale Santobono-Pausilipon, diretto dal prof Vincenzo Poggi, e l’Unità di Trapianti di Midollo Osseo, diretta dal prof Mimmo Ripaldi, piccole-grandi eccellenze campane che da anni costituiscono un punto riferimento per la lotta ai tumori infantili.
Tantissimi sono i bambini, e con essi le loro famiglie, che si trovano da un giorno all’altro catapultati nell’incubo della malattia, e a condurre da quel giorno una durissima battaglia che per qualche anno cambierà radicalmente la loro vita.
Prima l’impatto con l’ospedale, che per molti mesi diventerà la loro nuova “casa”, e insieme ad esso il dramma di abituarsi alla lontananza delle persone care.
Fortunatamente oggi, grazie ai sorprendenti traguardi raggiunti dalla ricerca, si esce vincitori da gran parte di queste battaglie, dalle quali inevitabilmente i nostri piccoli guerrieri riemergono dopo tante sofferenze.
Guarire da una leucemia acuta è sicuramente qualcosa di meraviglioso, ma, come si può immaginare, la fase post-ospedalizzazione e post-chemioterapie non è semplice. La terapia di “mantenimento” continua, con compresse che il piccolo può assumere a domicilio, ma anche con i controlli settimanali, che legano il bambino quasi ogni settimana in Day Hospital, mantenendolo comunque inevitabilmente legato all’idea della “malattia”.
Grazie all’AIL Sezione ”Stefania Mottola” ONLUS di Benevento, da luglio al Pausilipon abbiamo avviato il progetto di “Assistenza Domiciliare Ematologica” (ADE), coordinato dal dottore Francesco Menna, che sta consentendo a molti bambini di vivere a casa la fase successiva alle chemioterapie ospedaliere, abbandonando così completamente l’ospedale e i brutti ricordi associati ad esso.
I prelievi, le visite specialistiche e il supporto psicologico sono infatti svolti direttamente a domicilio, permettendo così il pieno e totale reinserimento nelle normali attività quotidiane dei loro coetanei.
La squadra è composta da un medico (Claudio Cerchione), due infermiere (Loredana Saggiomo e Valentina Riccio), 4 psicologi (Elena Procino, Federica Gerli, Brunella Palmentieri e Luca Morieri), e finora sono già una decina i bambini coinvolti nel progetto.
L’obiettivo è di allargare sia la squadra che il numero di piccoli pazienti, con l’ambizione di potere ridurre sempre più i ricoveri e gli accessi in ospedale.
Cogliamo l’occasione per ringraziare lo staff dell’AIL Benevento e tutte le persone che con la loro generosità rendono possibili progetti nobili come questo.
Napoli, 2 dicembre 2015
Claudio Cerchione